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Adriano Pappalardo

Adriano Pappalardo è un cantautore e attore italiano.

La carriera di Adriano Pappalardo inizia nel 1971, con un provino alla Numero Uno, la neonata etichetta discografica di Mogol.

La voce dalle inaspettate venature soul e la veemenza dell’interpretazione (mentre cantava si ferì involontariamente alla testa, ma portò comunque a termine l’esibizione) sorprendono i presenti, primo fra tutti Lucio Battisti, tanto che si decide di metterlo subito sotto contratto.

Gli viene consigliato di adottare un nome d’arte, ma lui sceglie di tenere il suo vero nome.

Con il suo primo 45 giri “Una donna” esordisce in televisione nello speciale Tuttinsieme, in cui Mogol e Battisti presentano la scuderia della nuova casa discografica.

Fanno seguito “È ancora giorno” (seconda al Festivalbar 1972) e “Segui lui”, entrambi scritti da Mogol e Battisti ed entrambi successi da hit parade. Sempre nel 1972 esce il suo primo 33 giri, intitolato semplicemente “Adriano Pappalardo”.

Il successivo album California no, prodotto da Claudio Fabi, esce nel novembre 1973.

In questo periodo conosce Lisa Giovagnoli, unica compagna di tutta la vita, che diventerà sua moglie nel 2010.
Hanno avuto un unico figlio, Laerte Pappalardo, che è stato sposato – dal 2004 al 2007 – con la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli che nel 2005 lo ha reso padre di Leon, unico nipote di Adriano.

Nel 1975 passa alla RCA Italiana e pubblica il terzo album Mi basta così. Nello stesso anno prende parte ad una tournée italiana insieme al giovanissimo Umberto Tozzi.

Dopo una serie di incisioni poco fortunate — tra cui Ai miei figli che dirò, cover di Knockin’ On Heaven’s Door di Bob Dylan — torna al successo nel 1979 con Ricominciamo, preannunciato nell’estate precedente da Voglio lei, dove vengono messe in risalto anche le sue doti di sub specializzato in apnea. Ricominciamo sarà il suo cavallo di battaglia, inclusa nel successivo album Non mi lasciare mai (1980).

Nel 1982 riprende la collaborazione con Lucio Battisti, ormai ritiratosi dalle scene, che produce i suoi successivi lavori Immersione (concept album dedicato al mare e ispirato alla sua passione) e l’anno successivo Oh! Era ora. I testi di quest’ultimo album sono scritti, con lo pseudonimo Vanera, da Pasquale Panella che diverrà l’autore di Battisti.

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