Cucciolo – Film 1998

Massimo Colombo, chiamato “Mimmo”, frequenta la terza media per l’ennesima volta, ha molti amici dodicenni con cui gioca a pallone, coccola peluche mentre va a rintanarsi nel letto dei genitori durante i temporali e rimane indifferente al sesso femminile; tutto ciò potrebbe essere normale, se non fosse che Mimmo ha 42 anni. L’uomo non è malato o ritardato, ma è solamente affetto dalla sindrome di Peter Pan, ossia dal blocco psicologico di chi non vuole crescere perché preferisce rimanere bambino. I suoi genitori, iperprotettivi e ormai settantenni Amedeo e Lucia, preoccupati per l’andazzo del figlio, lo portano a farsi visitare da un luminare della psicologia a cui si sono rivolti.

Durante la seduta, Massimo fa emergere sempre di più il suo rifiutarsi di crescere, perché si porta appresso il pallone da basket e reagisce in maniera infantile ai test di Rorschach. Lo psicologo rivela che l’unico modo per liberarsi della sindrome è subire un forte shock psicologico. Così Amedeo e Lucia escogitano un sistema: portano Massimo a Londra e mentre si trovano nella sala giochi del Sega World lo abbandonano, per vedere come reagisce. La speranza di provocargli uno shock di carattere affettivo viene resa vana dal fatto che Massimo, seppur rocambolescamente, riesce a tornare in Italia, facendosi accompagnare dalla polizia e piangendo per strada, poiché temeva una punizione molto brusca.

Quando ritorna al suo appartamento, Massimo scopre che i suoi genitori hanno deciso di trasferirsi lasciandolo da solo a casa, perché impari ad arrangiarsi, e anche il preside della sua scuola, per motivi anagrafici ed economici, lo ha ormai espulso. Massimo tenta quindi di trovare ospitalità a casa del compagno di classe Gaetano, ma viene cacciato via anche dai genitori di quest’ultimo quando egli rompe un vetro con un pallone, pretende dalla madre dell’amico che gli faccia il bagnetto, facendo persino scappare la cameriera, che fraintende le sue intenzioni vedendolo nudo e va a rifugiarsi nel lettone dei due coniugi facendosi la pipì addosso. Sulla via del ritorno a casa, attirato da una Ferrari Testarossa parcheggiata davanti a casa sua, assiste ad un litigio furibondo tra il manesco guidatore dell’auto e la sua fidanzata di nome Claudia. Animato da genuina e spontanea gentilezza, decide di salvare la giovane donna di cui poco a poco si innamora e di ospitarla in casa sua.

La ragazza è inizialmente un po’ stranita dai suoi modi di fare infantili ma ben presto accetterà la sua compagnia, affezionandosi sempre più a lui e coinvolgendolo in avventure da adulto, dopo anni di “purezza infantile” da parte del “ragazzone”. Proprio quando Massimo, ormai innamoratosi della ragazza, vuole proporle il matrimonio, la pizzica a letto con un altro uomo: la rabbia è talmente forte che, per lo shock, Massimo matura, quindi inizia a guardare al mattino TG5 Prima Pagina anziché i cartoni animati da bambini in televisione, beve caffè anziché il Nesquik, scaraventa via il suo peluche, ma soprattutto compra quotidiani e riviste pornografiche anziché giornalini a fumetti come il famoso e longevo Topolino e, inoltre, impara a guidare la macchina.

Ormai guarito dalla sua strana sindrome, Massimo inizia a lavorare come magazziniere mantenendo sempre dei buoni rapporti coi suoi ex compagni di scuola di una vita. Un giorno però Claudia torna da lui: inizialmente Massimo non vuole incontrarla; tuttavia la donna ammette il suo errore e si dice disposta a tornare dal suo “Cucciolo” per sempre, visti i suoi sentimenti puri e sinceri, a differenza degli altri uomini, che hanno dimostrato per lei soltanto una passione corporale. Dopo essersi finalmente chiariti, Mimmo e Claudia si sposano e hanno tre figli.

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